Dottor Clown ODV di Rovigo ci ha insegnato il valore di uno sguardo

L'Clown_ODV_1 1 febbraio, presso l’Aula Magna della Sede “Eugenio Balzan” dell’IIS “Primo Levi” di Badia Polesine, le classi 3A, 3B e 3C  del Tecnico Elettronico e Informatico hanno partecipato ad un incontro con alcuni operatori dell’Associazione “Dottor Clown” OdV (Organizzazione di Volontariato) di Rovigo L’Associazione nasce nel 2006 con lo scopo di portare un sorriso fra le corsie dell’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Rovigo. Gli operatori lavorano principalmente nei reparti di Pediatria e Chirurgia e prossimamente ritorneranno a svolgere la loro “Missione” anche nei reparti di Geriatria, dopo l’interruzione a causa del Coronavirus. Inoltre, portano la loro testimonianza nelle scuole, nelle case di riposo e ogni anno svolgono due Missioni umanitarie in Paesi sottosviluppati. “Con un naso rosso, una maglietta dipinta, un camice colorato, entrano nella vita delle persone con molta discrezione e rispetto: bussano e chiedono “Se” possono entrare. – Racconta Filippo, uno studente - A volte, la loro presenza non è gradita e vengono respinti, ma non per questo si abbattono o si sentono di avere fallito nella loro “Missione”. Chi è nella sofferenza, a volte, ha bisogno anche di sfogarsi e magari anche solo dire quel “No” può aiutarli a farli sentire meglio”. Il “Dottor Clown” ha una grandissima responsabilità: ciò che fa in corsia, nella scuola, nelle missioni non deve essere lasciato al caso, perché qualsiasi parola, sguardo, gesto o atteggiamento potrebbe causare “malessere” nelle persone, anziché aiutarle a “stare meglio”. “Tramite alcuni giochi, i “Clown” ci hanno spiegato che nel loro operato sono molto importanti le parole e gli sguardi. Lo sguardo, è fondamentale, perché significa attenzione verso l’altro. Attraverso la visione di due video abbiamo potuto vedere i “Dottor Clown” in azione; il primo video illustrava l’Associazione nelle corsie dell’ospedale. Il secondo, riguardava la Missione Umanitaria che hanno compiuto l’anno scorso in Tanzania. Non sempre, sono i malati ad avere bisogno, spesso è necessario avere cura della famiglia del paziente; e semplicemente “Ascoltare”, può essere di grande aiuto”. L’obiettivo è fare in modo che anche solo per quei pochi minuti, queste persone non pensino alle loro sofferenze. All’inizio e alla fine del loro intervento, tutti gli operatori si mettono in cerchio per fare il punto della situazione. Tra i Clown c’erano anche dei tirocinanti che hanno portato la loro testimonianza affermando che è un percorso molto bello, che dà tante soddisfazioni, che arricchisce. Vedere un bambino felice e sapere che questa felicità dipende dal loro contribuito, è un’immensa gioia. Per entrare a far parte dell’Associazione, è necessario possedere alcuni requisiti fondamentali, come l’essere maggiorenni, avere la voglia di mettersi in gioco, partecipare al corso di formazione, fare il tirocinio e infine diplomarsi. Non tutti quelli che iniziano, riescono ad ottenere il diploma e non tutti quelli che ottengono il diploma, riescono a continuare. “Sono stato molto contento di avere avuto la possibilità di conoscere questa Associazione, i Dottor Clown e la loro preziosa attività. È stata un’esperienza che mi ha arricchito moltissimo. Penso che, diventando Clown, si acquisisca una responsabilità grandissima: si deve cercare di portare il pensiero del paziente o dei suoi famigliari al di fuori del contesto in cui sta vivendo. Questa non è una cosa semplice, non è come accompagnare qualcuno a fare una passeggiata, i Clown devono portare “Il pensiero a fare una passeggiata”. Ma il pensiero non lo vedi, non puoi toccarlo, per cui il loro operato diventa una vera e propria “Missione” e in questo i “Dottor Clown” sono i Numeri Uno. Gli operatori che ci hanno accompagnato in questo bel “Viaggio” sono stati molto coinvolgenti e nonostante l’argomento fosse molto impegnativo, il loro intervento è stato piacevole e leggero tanto che, dopo un’ora e mezza, sembrava che la giornata di scuola fosse iniziata da pochi minuti”. 
“Nel nostro Istituto, dotato da anni di Certificazione di Sistema di Qualità, promuoviamo il coinvolgimento dei nostri studenti e delle nostre studentesse nella preparazione dei comunicati stampa.  – Commenta il Dirigente Scolastico Amos Golinelli – Oltre a rappresentare un valido strumento per far conoscere al territorio le nostre iniziative, è anche una buona occasione per avere un riscontro delle tante attività che ogni anno proponiamo, per capire quali realizzano i nostri obiettivi e quali no. In questo caso, non possiamo che constatare che il messaggio è passato, un seme è stato gettato.”

Filippo Pavan, 3ATE

c.m.

Pubblicato il 19-02-2025