In ricordo di Martin Luther King

MLKing_1Nel mese di Gennaio, le classi terze degli indirizzi Economico e Tecnico Chimico della sede Einaudi, dell’IIS Primo Levi di Badia Polesine , hanno partecipato ad una conferenza della durata di due ore in occasione del Martin Luther king Day, in occasione del 95° anniversario dalla sua nascita. È stata data ai ragazzi la possibilità di relazionarsi con un pastore della Chiesa battista, Massimo Aprile, accompagnato da Nicola, un secondo pastore battista di Rovigo, che si sono fatti portatori degli ideali di King per riflettere sull’integrità della personalità di questo grande uomo al servizio della Chiesa ed esempio per tanti altri pastori. Si è parlato di social gospel, il movimento cristiano evangelico battista, che aveva riscoperto che il Vangelo non riguarda solo la vocazione personale, ma ha un impatto sociale per il quale “non puoi amare Dio se non provi amore per le persone”; del fatto che King abbia cercato di  trovare soluzioni alternative e creative in risposta alle ingiustizie e affrontare in questo modo il conflitto che non doveva essere violento. Lui diceva “l’ora più dura della nostra battaglia era la prima ora della nostra vittoria”; si è  fatto riferimento ad un viaggio in India, rivelatosi cruciale nella vita di King, occasione nella quale incontra Mahatma Gandhi, figura a lui contemporanea che aveva combattuto nella lotta per i diritti umani e in particolare per le leggi razziali. King affermava “Gesù ci dà l’ispirazione, Gandhi la strategia”. Per loro l’arma migliore era il silenzio e solo con questo si poteva tentare di opprimere i bianchi, stimolando in loro la vergogna. “Dovrà cadere tanto sangue prima di raggiungere l’uguaglianza, ma dev’essere il nostro e non quello dei nostri nemici” – Mahatma Gandhi. Tra le parole chiave della mattina c’è stata estremismo, in riferimento alla “Lettera dal carcere di Birmingham”, scritta da Martin Luther King mentre si trovava in carcere dopo essere stato accusato di essere un estremista e di aver dichiarato di esserlo per la Pace e la giustizia, dimostrando un atteggiamento resistente, mantenendo le proprie radici “non facendosi raccogliere con facilità”, ma anche “fare rete”, che per King significava intraprendere una costruzione sociale e avere una mentalità ecumenica e accettare di conoscere le diversità tra le persone e creare con loro delle alleanze. Non è mancato un riferimento a legalità e giustizia, su questi due termini King si è rivolto a  Hitler e Mussolini per rilevare l’importanza di distinguere le due parole: quello che avevano commesso era legale in quante erano state stipulate delle leggi, ma non era attribuibile alla giustizia, e a sogno e al suo discorso più importante del 1963 “I HAVE A DREAM”, tradotto in “IO HO UN SOGNO” e che poteva essere sostituito con il termine “visione”, e quindi come invito ad immaginare  una società diversa per la quale battersi.

“Figure come quella di Martin Luther King hanno fatto la Storia, pagando con la vita il loro coraggio – Commenta il Dirigente Scolastico Amos Golinelli – e la loro capacità di visione, di immaginare un mondo diverso, adoperandosi per renderlo possibile.”

Giada Trevisan e Linda Dainese, 3BTCS

c.m.

https://www.rovigo.news/martin-luther-king-day-al-primo-levi/

Allegati

LaVoce_15_02_2024.jpg

Pubblicato il 09-02-2024