#abbicuradisplendere scegliendo la tua vita!

Giorgia_BenusiglioNella mattinata di venerdì 16 febbraio, gli studenti dell'IIS “Primo Levi” di Badia Polesine si sono recati presso il Cinema Multisala Politeama di Badia Polesine per partecipare ad un incontro di prevenzione da sostanze stupefacenti con Giorgia Benusiglio, voluto e reso possibile dall’Amministrazione Comunale, che ha messo a disposizione il Cinema, e dal Rotary Club di Badia Polesine – Lendinara - Altopolesine. Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura di Badia Polesine Valeria Targa, che ha ricordato all’inizio dell’incontro l’importanza della sicurezza e quanto il comune di Badia Polesine l’abbia a cuore la sensibilizzazione su  temi importanti per la crescita dei giovani, e della signora Stefania Turazzi rappresentante dell’associazione Rotary Club, che ha ribadito la cura e  la protezione dei giovani come priorità dell’associazione, Giorgia Benusiglio ha raccontato agli studenti, in maniera molto colloquiale e coinvolgente, della “più grande cazzata della sua vita” fatta a 17 anni quando a causa di una mezza pasticca di ecstasy, assunto in discoteca con dei suoi amici, stava per lasciare questo mondo. Racconta di averla già assunta altre due volte prima, ma quella è stata la volta quasi letale, dal momento che il suo fegato è andato in necrosi, e lei si è ritrovata in condizioni molto gravi tanto da necessitare di trapianto, in tempi brevi. Dopo il trapianto è diventata un “paziente a vita”: tutta questa sofferenza causata da quel singolo e stupido errore. Quella scelta le ha cambiato la vita e oltre alla cicatrice fisica indelebile resterà per sempre quella psicologia, i sensi di colpa nei confronti dei genitori, l’odio verso di sé, un corpo che sentiva orrendo, il sentirsi artefici della propria disfatta, il vedersi negato tutto ciò cui si teneva. Giorgia racconta di aver detto, ancora in ospedale, che, se fosse sopravvissuta avrebbe raccontato la sua storia e così è stato, nonostante le difficoltà iniziali, dovute sia alla vergogna, sia alla paura del giudizio. Alla fine, decide però di mantenere la parola data ed inizia a raccontare la sua storia, sempre seguita dal padre. Benusiglio ha anche raccontato della morte del padre, che dopo la sua tragedia aveva scritto al Corriere della Sera chiedendosi dove avesse sbagliato nel vegliare sull’adolescenza della figlia e perché non fosse riuscito a parlare con sua figlia prima che potesse succedere tutto. Ampio spazio è stato lasciato alle domande degli studenti, ai quali Benusiglio ha ribadito la necessità di essere sempre consapevoli delle proprie azioni sfuggendo alla tentazione di attribuire la colpa agli altri perché, quando qualcuno decide consapevolmente di fare qualcosa lo fa e lo deve fare con la sua testa e la colpa non può essere di altri se non di sé stessi. “L’ospite inoltre ha ribadito che è un dovere di chi sa, condividere le proprie esperienze, perché noi giovani abbiamo il diritto di sapere e il dovere di informarci – racconta Sofia, una studentessa - e con questo io personalmente sono molto d’accordo. Questo incontro di certo resterà nei nostri cuori ogni volta che ci ritroveremo difronte a scelte piccole o grandi”.

“Un ringraziamento sentito all’Amministrazione Comunale e al Rotary Club – commenta il Dirigente Scolastico Amos Golinelli – che hanno dato la possibilità ai nostri studenti e alle nostre studentesse di vivere un incontro come questo. Speriamo che la testimonianza diretta di chi ha dovuto pagare a caro prezzo una scelta presa con leggerezza, possa aiutare i nostri giovani ad essere più responsabili e ad amare di più la propria vita.”

Sofia Boscaro, 2BSU

c.m.

https://www.rovigo.news/giorgia-per-uno-stupido-sballo-vive-una-vita-da-paziente/

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Pubblicato il 17-02-2024