Don Ciotti in mezzo a noi!

Ciotti 1Un incontro profondo e toccante, con un immenso valore si è tenuto mercoledì 14 maggio con Don Luigi Ciotti nel Palazzetto dello sport di Badia Polesine. L’incontro ha visto l’attenta partecipazione di tutte le classi del triennio dell’IIS “Primo Levi” di Badia Polesine, ma non solo: oltre ai vari docenti e al personale scolastico, erano presenti il Sindaco di Badia Polesine Giovanni Rossi, l’Assessore alla Cultura Valeria Targa, Don Bryan Osti, Don Andrea Altafin Canal, Don Giuliano Zattarin, Don Pierantonio Castello (amato insegnante di Religione Cattolica presso la sede “L. Ciotti 2Einaudi” in pensione da tempo), Remo Agnoletto e Enrico Moro componenti della segreteria regionale do Libera, Lucia Palmieri (referente Presidio Peppino Impastato di Rovigo), Gianfranco Quaglio con Gianni Ravarro e Angelo Maffione associati iscritti a Libera, Elisabetta Larentis (presidente Proloco di Badia Polesine) e  Sara Quaglia, rappresentante nel consiglio comunale badiese dell’associazione Avviso Pubblico – Enti locali e Regionali contro mafie e corruzione. Dopo un primo momento di saluto e ringraziamento da parte del Dirigente Scolastico Amos Golinelli, del Sindaco e dei Rappresentanti di Istituto, Don Luigi Ciotti ha espresso la forza e l’impegno che lo contraddistinguono.Ciotti 3 

“Si è presentato come parte di un Noi, non come un io  – racconta Sofia, una studentessa – e ha arricchito il suo intervento con molti aneddoti che dicono molto sulla sua persona e che ci hanno colpito molto: la sua famiglia povera trasferitasi a Torino dalle Dolomiti per vivere in una baracca nel cantiere dove il padre lavorava nel dopoguerra e il pregiudizio che si sentiva addosso dagli occhi di chi lo giudicava perché povero, l’incontro che ha determinato il resto della sua vita sino ad oggi con un barbone, come la durezza della vita aveva trasformato lo stimato chirurgo che era stato, che gli aprì gli occhi su ciò che stava accadendo a Torino, che purtroppo si preparava a vedere i suoi giovani tentati e spesso sopraffatti dalla droga,  l’incontro con Giovanni Falcone pochi mesi prima della Strage di Capaci e quello Papa Francesco che gli propose di dedicare a Libera due giorni nel Vaticano con sua immensa sorpresa.”

Ciotti studentiDon Ciotti, non ha parlato solo ai giovani “il mondo ha bisogno di voi, dei percorsi inediti che rappresentate, dei vostri progetti, delle vostre idee e del vostro entusiasmo, perché l’avvenire è dove noi scegliamo di andare”, ma a tutti i presenti “ Gli altri sono il termometro della nostra umanità, non ci possono essere vite che ne mortificano altre e non possiamo stare vicino a chi fa più fatica senza abbracciare il più possibile la loro condizione materiale”, “Dobbiamo spendere la nostra vita per dare vita, affinchè ci sia un giorno in cui vi sia meno solidarietà e più giustizia sociale”. Forte, come sempre il suo richiamo alla partecipazione attiva “la malattia più grave è la delega, l’inclusione sociale sta alla base della democrazia, non chiediamolo solo alla politica, ma a ciascuno di noi. Dobbiamo ostacolare i protagonisti della lamentela, i più pericolosi insieme ai neutrali e ai mormoranti. Tocca a noi, a voi! Tacere diventa una colpa, parlare, prendere una posizione, un imperativo. La verità non deve mai venire meno.

Ciotti gruppo“Ospitare un uomo della levatura di Don Ciotti è stato un onore - commenta il Dirigente Scolastico Amos Golinelli – per tutti. La forza con cui ha richiamato ciascuno di noi alle proprie responsabilità di cittadini e cittadine, educatori, genitori, studenti di certo ci ha toccato profondamente. Rivolgendosi a noi adulti ha sottolineato il bisogno, oggi più forte che mai, dei nostri giovani di avere attorno e davanti adulti che ci credono e che parlano con i fatti. Un monito, un imperativo!”

 

Sofia Boscaro, 3BSU

c.m.

https://www.rovigo.news/don-ciotti-ha-incontrato-gli-studenti-del-primo-levi-di-badia-polesine/#google_vignette

Allegati

LaVoce_17_05_2025.jpg

File JPG

Pubblicato il 16-05-2025